Nuovo modello cosmochimico della formazione di Plutone

Nuovo modello cosmochimico della formazione di Plutone

La navicella spaziale New Horizons ha ricevuto questa istantanea della Satellite Plain, uno spazio glaciale ricco di azoto, monossido di carbonio e metano. Insieme formano la parte sinistra della forma del cuore sulla superficie di Plutone. Gli scienziati hanno studiato la composizione di azoto e anidride carbonica per creare una nuova teoria sulla formazione di un pianeta nano

I ricercatori del South-West Research Institute hanno combinato le scoperte delle nuove missioni della NASA con i dati di Rosett per creare una nuova teoria sulla formazione di Plutone ai margini del sistema solare.

Questo è un modello cosmochimico su larga scala. Lo studio è basato su ghiaccio ricco di azoto in Plains Sputnik, un grande ghiacciaio che forma la parte sinistra della regione di Tombo (cuore). Gli scienziati sono riusciti a trovare una coerenza intrigante tra la quantità stimata di azoto all'interno del ghiacciaio e il valore atteso nel caso in cui Plutone sia formato dall'agglomerato di circa un miliardo di comete o altri oggetti della fascia di Kuiper.

Inoltre, i ricercatori hanno esaminato il modello solare, in cui Plutone è emerso dal ghiaccio estremamente freddo, che avrebbe una composizione chimica che corrisponde più precisamente alla posizione del sole. Era necessario trattare non solo con l'azoto presente in Plutone, ma anche con quanti elementi volatili potrebbero potenzialmente fuoriuscire dall'atmosfera nello spazio durante eoni. Poi è stato necessario concordare la percentuale di monossido di carbonio in azoto. Di conseguenza, un basso livello di monossido di carbonio indica la sepoltura nel ghiaccio superficiale o la distruzione da acqua liquida.

Nuovo modello cosmochimico della formazione di Plutone

New Horizons non solo ha mostrato all'umanità l'aspetto di Plutone, ma ha anche fornito informazioni sulla composizione dell'atmosfera e della superficie. Le mappe vengono raccolte utilizzando uno strumento Ralph e indicano aree ricche di metano (CH4), azoto (N2), monossido di carbonio (CO) e acqua (H2O)

L'analisi indica che la composizione chimica iniziale di Plutone, ereditata dai blocchi costitutivi della cometa, è stata modificata chimicamente con acqua liquida, possibilmente nell'oceano sottosuperficiale. Ma il modello solare soddisfa anche alcune limitazioni. Ci sono ancora molte domande, ma l'analisi chimica aiuterà a tracciare alcune delle caratteristiche osservate oggi nei processi di formazione dei tempi antichi.

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