La sorgente marziana scioglie le dune di sabbia

La sorgente marziana scioglie le dune di sabbia

Quando l'inverno scende nell'emisfero meridionale di Marte, formando le cosiddette "code di ghiaccio", nell'emisfero settentrionale, al contrario, arriva la primavera e le dune più settentrionali iniziano a nascondersi.

In questa splendida foto scattata con una telecamera HiRISE montata a bordo di una nave spaziale Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) della NASA, l'anidride carbonica sulla superficie marziana viene mostrata con dettagli vividi.

La sorgente marziana scioglie le dune di sabbia

Molti materiali delle dune sabbiose sono stati inseriti a sandwich da crateri marziani. Ad esempio, questo è accaduto con il cratere di Noachi Terre, situato a ovest del grande bacino di Hellas. La fotocamera HiRISE della MRO è stata in grado di acquisire questa recensione il 28 dicembre 2009. Queste sono dune lineari associate ai cambiamenti nei modelli del vento. Sorprendentemente, sono tutti estremamente simili, compresa la linea rossastra sulle piste. Tra di loro ci sono grandi massi.

Con una temperatura superficiale che raggiunge i -153 gradi Celsius (-243 gradi Fahrenheit) ai poli, l'anidride carbonica proveniente da una sottile atmosfera congela sulla superficie di Marte e forma una crosta di ghiaccio (lo conosciamo come "ghiaccio secco"). Ma quando il sole inizia a salire sempre più in alto sopra l'orizzonte, la luce del sole debole è sufficiente a sciogliere il ghiaccio, costringendolo a sublimare nuovamente nell'atmosfera. Il monitoraggio costante della superficie di Marte, utilizzando la fotocamera HiRISE, consente di comprendere meglio i processi stagionali sul pianeta. In questo caso, uno strato luminoso di ghiaccio si allontana, esponendo le tonalità scure e scure della regolite marziana sulle pendici meridionali delle dune.

La sorgente marziana scioglie le dune di sabbia

Il 21 maggio 2017, la fotocamera HiRISE sulla MRO ha catturato questa straordinaria immagine sul territorio dell'emisfero nord di Marte. In inverno, la neve e il ghiaccio coprono le dune. A differenza del nostro pianeta, la neve marziana è l'anidride carbonica, cioè il ghiaccio secco. Quando il sole sorge in primavera, il ghiaccio crea crepe, e il gas trasporta la sabbia scura verso il basso, formando bellissimi disegni. Il gelo può indugiare su una superficie ruvida tra le creste nascoste.

Nelle zone buie dove la sabbia viene espulsa da uno strato di ghiaccio sublimato, si verificano valanghe in miniatura.

Così, la fotocamera HiRISE dimostra ancora una volta che i processi stagionali e le caratteristiche eoliche (formate dal vento) formano il clima marziano.

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