Raggi X estesi da PKS 1718-649

Raggi X estesi da PKS 1718-649

PKS 1718-649: una mappa tra linee solide (1,5-10 keV) e morbide (0,3-1,5 keV), compresi i conteggi Ch 1, Ch 2 e Ch 3. I pixel blu indicano un eccesso rigido, mentre i pixel rossi indicano una sfumatura morbida

Gli scienziati hanno condotto un'emissione di raggi X estesa nella sorgente radio PKS 1718-649. Questa è una delle fonti più approssimate e ampiamente studiate dello spettro delle radiofrequenze (GPS). Nonostante numerosi studi, la sua caratterizzazione è ancora in discussione. Alcune persone credono che abbiamo davanti a noi un oggetto simmetrico compatto (CSO) - una piccola e potente sorgente radio extragalattica che mostra l'emissione su entrambi i lati del nucleo galattico attivo (AGN). Altri pensano che davanti a noi sia AGN.

Per studiare la natura del PKS 1718-649, gli scienziati hanno condotto uno studio dei raggi X estesi dall'ambiente di questa fonte. Per la revisione, sono stati utilizzati i dati dall'Osservatorio a raggi X Chandra. L'analisi ha mostrato che il gas rilascia raggi X molli e agisce come parte del mezzo interstellare caldo espanso. Inoltre, si è scoperto che la maggior parte dei raggi X è prodotta da un gas diffuso, caldo (10 milioni di K) e a collisione ionizzata, che domina le emissioni nucleari.

I ricercatori stanno cercando di trovare lo scenario più plausibile per spiegare questa radiazione a raggi x estesa. Si presume che le supernove siano il meccanismo trainante di tali radiazioni. Ma questo esclude la presenza di giovani agn.

L'alternativa è che le supernove in una galassia ospite possono nutrire un alone galattico con un gas incandescente a raggi x caldi. Il nuovo scenario è anche confermato dalle osservazioni sulla formazione stellare attiva in PKS 1718-649. Pertanto, il team afferma che le supernove sono in grado di creare i raggi X osservati su larga scala.

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