I buchi neri primitivi sono in grado di rivelare i segreti della formazione dell'universo

I buchi neri primitivi sono in grado di rivelare i segreti della formazione dell'universo

I buchi neri supermassicci esplodono i venti in una forma sferica, come è evidente in una particolare visione artistica.

Gli scienziati affermano di essere molto vicini al momento in cui sono iniziati i buchi neri. Tali oggetti non sono mai stati rilevati direttamente, ma è noto che il processo di formazione è stato molto insolito. Stiamo parlando del crollo esplosivo di una stella grande e morente nel suo stesso pozzo di gravità. La linea di fondo è che la materia in questi buchi neri non è stata soppressa nella singolarità dagli ultimi sospiri della vecchia stella.

In effetti, se torni indietro nel tempo, quando lo spazio aveva solo 1 miliardo di anni, le antiche stelle semplicemente non esistevano. Invece, si potevano osservare nuvole giganti di materia che riempivano lo spazio da cui emersero le prime galassie. I ricercatori sono convinti che una certa quantità di materia si sia comunque avvicinata e sia crollata nella propria gravità, come hanno fatto in seguito le vecchie stelle. Tali crolli hanno creato buchi neri supermassicci che non erano mai stati prima. Gli astronomi chiamano tali fenomeni "buchi neri di collasso diretto" (DCBH). L'unico problema è che nessuno ha mai visto prima questi oggetti.

Tuttavia, le cose possono cambiare. Il nuovo studio ha suggerito che il futuro telescopio spaziale NASB della NASA dovrebbe essere abbastanza sensibile da trovare una galassia buco nero da un antico periodo di storia universale. Inoltre, gli scienziati stanno proponendo una serie di firme che potrebbero suggerire l'identificazione di una galassia con DCBH. Per prevedere DCBH, i ricercatori hanno utilizzato un modello computerizzato e imitato antichi buchi neri nell'Universo primordiale. Si è scoperto che durante la formazione di DCBH attorno ad esso ci sono molte grandi stelle con una vita breve e prive di metalli. Pertanto, la luce proveniente dalla galassia ospite manterrà le firme di stelle metalliche basse.

Inoltre, gli scienziati hanno scoperto che il DCBH risultante emette radiazioni elettromagnetiche ad alta frequenza speciali, che James Webb sarà in grado di riconoscere. Il telescopio sarà in grado di studiare l'Universo primitivo, perché può guardare molto lontano alla luce antica, viaggiando per un lungo periodo di tempo. È estremamente debole, quindi il mondo scientifico ha bisogno di uno strumento incredibilmente sensibile.

I ricercatori ritengono che dopo il lancio di James Webb, DCBH possa essere rilevato il prima possibile. Il fatto è che conosciamo già la posizione del set di buchi neri dall'universo antico, che potrebbe essere DCBH. Ci sono una serie di domande a cui il telescopio sarà in grado di trovare le risposte. Ad esempio, DCBH è formato per primo, e quindi una galassia intorno, o viceversa? Questo è uno degli ultimi grandi misteri universali e gli scienziati arriveranno al fondo della verità.

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