In che modo la realtà virtuale aiuterà a esplorare lo spazio

In che modo la realtà virtuale aiuterà a esplorare lo spazio

Il mese scorso la tecnologia della realtà virtuale ha subito uno shock quando l'auricolare sperimentale di Microsoft sulla strada per la Stazione Spaziale Internazionale è esploso. Ma mentre proseguono le indagini sull'incidente, le tecnologie digitali virtuali stanno gradualmente iniziando a prendere parte all'esplorazione spaziale.

L'headliner di questo sforzo doveva essere HoloLens, un auricolare prodotto da Microsoft, doveva consentire ai controllori di superare la spalla dei cosmonauti. Tuttavia, il razzo Falcon 9 è esploso il 29 giugno; le cause dell'incidente sono ancora sotto inchiesta. Mentre non ci sono dati su quando gli astronauti useranno questo auricolare nello spazio, saranno utilizzati sott'acqua in un futuro molto prossimo.

Circa ogni anno, la NASA sta lavorando alla modellazione di missioni spaziali sottomarine chiamate NEEMO. In due missioni avvenute nel 2014, gli astronauti hanno controllato Google Glass per vedere se questo era il modo più semplice per implementare determinate procedure. L'idea era che i controllori avrebbero visto il lavoro degli astronauti, e questo avrebbe potuto accelerare il lavoro.

Il rapporto tecnico della missione ha sottolineato che Google Glass non è molto adatto a questo scopo. Le sue risorse sono limitate dalla batteria e da altri incidenti minori. Successivamente, il progetto Google Glass è stato chiuso. Il prossimo passo della NASA sarà vedere come HoloLens Microsoft è adatto a questo scopo. Il 21 luglio, la NASA controllerà HoloLens e il suo software nella missione NEEMO 20. Al posto delle tradizionali procedure scritte e dei video scaricati, il controllore sarà in grado di dare istruzioni e persino di tracciare annotazioni di fronte ai membri dell'equipaggio, secondo un comunicato stampa della NASA.

Un ritardo, tuttavia, sarebbe un problema per gli astronauti che lavorano su Marte. Come eseguire alcune procedure al momento conveniente per un membro dell'equipaggio? Alcune tecnologie non sono adatte a una persona vivente, quindi Microsoft sta lavorando a una versione modificata del suo set di realtà virtuale per la missione Curiosity.

Apparecchiature potenti fanno belle foto, ma a volte è difficile stimare la distanza e i pericoli sulla strada senza i soliti punti di riferimento. Si presume che l'ambiente OnSight virtuale integrerà i dati nelle cuffie e questo renderà più semplice per i dispatcher analizzare la situazione prima di dare i comandi.

Le informazioni saranno naturalmente trasmesse in ritardo, ma Curiosity rimane sul posto per lunghi periodi di tempo tra le delocalizzazioni, quindi tutto dovrebbe andare bene.

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