La caccia agli esosatelliti aiuterà a trovare la vita nell'universo

La caccia agli esosatelliti aiuterà a trovare la vita nell'universo

Non sono solo i limiti del nostro sistema solare che la ricerca della vita extraterrestre è limitata. Gli astrofisici stanno ora cercando exosatelliti che ruotano attorno a pianeti lontani che potrebbero svolgere il ruolo della "luna" nella vita extraterrestre. Il nuovo progetto chiamato "Caccia agli esosatelliti con l'aiuto di Keplero" (HEK) è la prima ricerca sistematica di esosatelliti in orbita intorno ai pianeti al di fuori del sistema solare.

Gli astronomi NEC, guidati da David Kipping del Centro per l'astrofisica di Harvard-Smithsonian, modelleranno miliardi di possibili combinazioni per la somiglianza Sole-Luna-Terra usando i supercomputer della NASA. Se viene rilevato un tale esosatellite, gli scienziati confronteranno i risultati ottenuti dal telescopio di Keplero (NASA) con dati reali.

Il telescopio Kepler (NASA) monitora la luminosità delle stelle nel tentativo di trovare pianeti extrasolari che possono contenere segni di vita. Se una delle combinazioni simulate coincide con i dati di "Kepler", allora la situazione richiederà ulteriori studi. Al momento, un gruppo di scienziati ha controllato 56 di circa 400 pianeti che potrebbero rivelarsi esosatelliti. Il supercomputer della NASA esegue più di tre quadrilioni di operazioni al secondo e il progetto dovrebbe essere completato entro due anni. Gli astronomi NEK confrontano l'esosatellite che stanno cercando con il pianeta Pandora dal famoso film Avatar. Ma a differenza del film di fantascienza, che descrive una società complessa e sviluppata, gli scienziati ritengono che i segni di vita su un esosatellite possano essere in qualsiasi forma di biologia primitiva. Inoltre, l'esistenza della vita su una "luna" può significare l'esistenza della vita su molti altri. Se tali "lune" esistono, allora è del tutto possibile che siano ancora più adatti alla vita rispetto ai pianeti abitati.

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