Fortuna cosmica: i ricercatori hanno trovato 300.000 galassie lontane

Fortuna cosmica: i ricercatori hanno trovato 300.000 galassie lontane

Gli astronomi sono riusciti a trovare centinaia di migliaia di galassie precedentemente sconosciute. Una quantità così grande di dati aiuterà a capire meglio la nascita e la crescita dei buchi neri supermassicci, l'evoluzione e la fusione di cluster galattici e altri fenomeni cosmici.

Fortuna cosmica: i ricercatori hanno trovato 300.000 galassie lontane

Una nuova mappa del cielo basata sulle informazioni raccolte dalla rete di telescopi LOFAR mostra circa 300.000 galassie precedentemente sconosciute in un universo distante.

Il team comprende oltre 200 astronomi di 18 paesi che hanno studiato i risultati della prima parte del sondaggio del cielo dalla matrice LOFAR, una rete di radiotelescopi gestiti dall'Istituto olandese di radioastronomia (ASTON).

I ricercatori sono stati in grado di rilevare e mappare 300.000 sorgenti radio, quasi tutte galassie distanti. I reperti sono dominati da getti di materiale in movimento rapido emessi da buchi neri supermassicci nei centri galattici. A causa dell'elevata sensibilità di LOFAR, è possibile considerare i jet attivi. Quindi, i buchi neri trovati stanno ancora alimentando attivamente. I reperti forniscono anche informazioni sulla confluenza dei cluster galattici. Queste drammatiche collisioni disperdono le particelle a velocità enormi, creando bande di emissioni radio in grado di coprire milioni di anni luce.

Fortuna cosmica: i ricercatori hanno trovato 300.000 galassie lontane

Posizione dei radiotelescopi che costituiscono la matrice LOFAR

I risultati osservati suggeriscono che in alcuni casi gruppi di galassie che non si fondono, sono anche in grado di mostrare questa radiazione, anche se a un livello basso che non è stato precedentemente registrato. Quindi, oltre alla fusione, ci sono altri fenomeni che possono causare un'accelerazione delle particelle su larga scala.

È sorprendente che questo sia solo l'inizio, perché i dati ottenuti rappresentano solo il 2% del rilevamento del cielo da LOFAR. Al termine, verrà visualizzato per visualizzare circa 15 milioni di fonti radio spaziali.

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