Una coppia di satelliti per Galileo arriva nella giungla

Una coppia di satelliti per Galileo arriva nella giungla

Scarico di uno dei due container satellitari Galileo da un aereo cargo 747. I satelliti 23 e 24 sono decollati dall'aeroporto di Lussemburgo la mattina del 4 maggio, arrivando in Guyana francese quella sera

I prossimi due satelliti della missione europea Galileo arrivarono a Kourou (Guiana francese) per lanciarsi nello spazio della giungla a luglio. I satelliti 23 e 24 sono decollati dall'aeroporto di Lussemburgo la mattina del 4 maggio, arrivando in Guyana francese quella sera. Poi sono stati scaricati, ma rimangono ancora in contenitori protettivi con aria condizionata e sistemazione in una stanza pulita.

Questa coppia verrà lanciata insieme ad altri due satelliti di Galileo, che dovrebbero arrivare nella Guiana francese alla fine di maggio. Il 25 luglio il quartetto verrà lanciato sul razzo Ariane-5.

Il sistema Galileo ha iniziato a funzionare il 15 dicembre 2016. Il completamento della "costellazione" dovrebbe migliorare la precisione di posizionamento del sistema. Il progetto si sta sviluppando: lo scorso giugno sono stati ordinati 12 satelliti di Lotto 3, a integrazione dei 26 dispositivi già creati (i vecchi meccanismi sono stati sostituiti da quelli nuovi).

Una coppia di satelliti per Galileo arriva nella giungla

Il sistema di navigazione satellitare Galileo si basa su un set completo di 24 satelliti che ruotano su tre piani orbitali di un'orbita near-earth per fornire posizionamento, navigazione e sincronizzazione in tutto il mondo

Un flusso costante di pezzi di ricambio orbitali, pronti a sostituire i satelliti che terminano l'operazione, è necessario per garantire il buon funzionamento di Galileo. Se guardi al futuro, entro la metà del prossimo decennio, sarà necessario sostituire i dispositivi per migliorare e introdurre nuove funzioni.

Galileo è un sistema globale di navigazione satellitare in Europa, rappresentato da veicoli spaziali e infrastrutture di terra. I finanziamenti sono stati erogati nell'UE e la gestione è gestita dalla Commissione europea.

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