Gli impulsi potenti creano increspature sullo scudo magnetico terrestre

Gli impulsi potenti creano increspature sullo scudo magnetico terrestre

Visione artistica dell'impatto di un getto di plasma (giallo) che genera onde stazionarie al limite della magnetopausa (blu) nella magnetosfera (verde). Un gruppo esterno di quattro sonde di THEMIS ha registrato un'oscillazione sequenziale della magnetopause sotto ciascun satellite, confermando la frequenza prevista dell'onda teorica.

Il nuovo studio ha mostrato che lo scudo magnetico sibila, come un tamburo, quando è influenzato da forti impulsi. Quando l'impulso colpisce il limite esterno della magnetopausa, l'ondulazione si muove lungo la sua superficie e si riflette quando si avvicina ai poli magnetici.

L'intervento di onde entranti e riflesse porta alla formazione di un modello di onde stazionarie, in cui i singoli punti appaiono fissi, mentre altri vibrano avanti e indietro. Anche il tamburo risuona all'impatto. Questo effetto è stato osservato per la prima volta dopo una presentazione teorica di 45 anni fa.

I movimenti della magnetopausa sono importanti per controllare il flusso di energia in un ambiente spaziale con una vasta influenza sul tempo meteorologico, che può danneggiare reti elettriche, GPS e compagnie aeree passeggeri. Un nuovo studio ci consente di dare uno sguardo più ampio alle conseguenze globali che non erano state precedentemente prese in considerazione.

Per molti anni, gli scienziati hanno supposto che queste vibrazioni del tamburo possano non apparire affatto, perché per 45 anni dall'inizio della teoria, nessuno ha fornito prove. Ma alcuni pensavano che queste vibrazioni fossero semplicemente estremamente difficili da trovare. Lo scudo magnetico terrestre è costantemente confrontato con turbolenze, quindi i ricercatori hanno pensato che per avere prove chiare è necessario trovare un forte evento d'impulso. Inoltre, è necessario installare diversi satelliti in determinati punti per eliminare altre interferenze.

Gli scienziati hanno usato un gruppo di 5 satelliti THEMIS, che ha registrato l'impatto di un potente getto di plasma isolato nella magnetopausa. Le sonde erano in grado di rilevare le oscillazioni del bordo e i suoni risultanti nello scudo magnetico terrestre. Tutto ciò era coerente con la teoria e permetteva di cancellare altre spiegazioni.

Molti impulsi provengono dal vento solare e sono considerati il ​​risultato del suo contatto con il campo magnetico del nostro pianeta. Di conseguenza, questa interazione crea uno scudo magnetico del pianeta, delimitato da una magnetopause, che ci protegge da una grande quantità di radiazioni cosmiche.

Anche Mercurio, Giove e Saturno hanno scudi magnetici simili, quindi è probabile che sarà possibile trovare vibrazioni del tamburo in altri mondi. Ulteriori studi aiuteranno a capire quanto spesso avvengono le vibrazioni sulla Terra e se si trovano su altri pianeti.

Commenti (0)
Ricerca