La superficie di Cerere è infestata dal carbonio?

La superficie di Cerere è infestata dal carbonio?

L'astronave Dawn della NASA ha ottenuto una vista ravvicinata della sommità centrale del cratere Urvara sul pianeta nano Cerere. La bellissima dorsale centrale di 6500 piedi è realizzata con materiali sollevati dalle profondità, originati dal rilievo, arricchiti con prodotti di interazione acqua e roccia, come i carbonati.

Un nuovo studio suggerisce che la superficie del pianeta nano Cerere è ricca di materia organica. I dati della nave spaziale della NASA Dawn mostrano che sullo strato superficiale di Cerere, la concentrazione di carbonio può superare quella dei meteoriti più primitivi sulla Terra.

Tra i corpi interni del Sistema Solare, Cerere ha una mineralogia unica, contenente fino al 20% di carbonio in massa sulla superficie. L'analisi mostra che i composti ricchi di carbonio sono intimamente mescolati con i prodotti dell'interazione dell'acqua, come l'argilla.

Si ritiene che Ceres sia apparso circa 4,6 miliardi di anni fa agli albori della formazione del sistema solare. Le prime informazioni di Dawn hanno rivelato la presenza di acqua e altre sostanze volatili, come le concentrazioni di ammonio e di carbonio. Questi elementi chimici suggeriscono che un pianeta nano è apparso in un ambiente freddo, forse al di fuori dell'orbita di Giove. Un ulteriore scossone nelle orbite dei principali pianeti avrebbe spinto Cerere nella sua posizione attuale nella fascia principale degli asteroidi, tra Marte e Giove.

La superficie di Cerere è infestata dal carbonio?

I ricercatori hanno creato un possibile percorso schematico per l'evoluzione della corteccia di Cerere. La figura mostra la presenza di materiali carbondici simili a condrite (neri) miscelati con fillosilicati, carbonati, magnetite (verde) e organici. Le aree blu ombreggiate segnano l'acqua e le linee blu indicano i canali per la migrazione dell'acqua. La materia organica potrebbe essere apparsa sul posto durante la trasformazione dell'acqua o potrebbe essere concentrata dai fluidi che raggiungono la crosta superiore. Modelli geofisici, compositivi e di collisione basati sulle informazioni fornite dalla missione Dawn hanno mostrato che l'interno parzialmente differenziato di Cerere era alterato da processi fluidi. Lo spettrometro ha mostrato che l'albedo basso complessivo della superficie Ceres riflette una combinazione di prodotti di interazione pietra e acqua, come fillosilicati e carbonati, nonché ossido di ferro (magnetite).

L'analisi porta alla presenza di un ulteriore agente eclissi, possibilmente carbonio amorfo. È interessante notare che specifici composti organici sono stati trovati vicino al cratere di Ernutet, che allude alla presenza di sostanze organiche nelle viscere poco profonde di Cerere. Nuovi studi hanno anche portato alla conclusione che il 50-60% della crosta superiore del pianeta nano può assomigliare a meteoriti condrite carboniose primitive in composizione. Questa è un'informazione importante, poiché tali condizioni sono favorevoli per la chimica organica.

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