Impostori alieni: l'ossigeno non garantisce la vita sul pianeta

impostori alieni: l'ossigeno non garantisce la vita sul pianeta

Atmosfera planetaria riempita di CO2 esposta allo scarico di plasma

Nel processo di ricerca della vita nei sistemi solari approssimati e remoti, gli scienziati spesso si sono concentrati sulla presenza di ossigeno nell'atmosfera del pianeta, considerandolo un sicuro segno della presenza della vita. Tuttavia, i risultati del nuovo studio raccomandano di rivedere questa affermazione.

Modellando in laboratorio l'atmosfera degli esopianeti, gli scienziati hanno creato con successo sia composti organici che ossigeno, in assenza di vita. Questa è una conclusione importante, specialmente per coloro che, quando cercano la vita, sono guidati esclusivamente dal marker dell'ossigeno.

Nuovi esperimenti ci hanno permesso di ottenere ossigeno e molecole organiche che possono fungere da elementi costitutivi della vita in laboratorio. Quindi, i ricercatori dovranno studiare più attentamente come queste molecole sono prodotte in altri mondi. L'ossigeno occupa il 20% dell'atmosfera terrestre ed è considerato una delle firme più affidabili della vita sul nostro pianeta.

Tuttavia, non abbiamo molte informazioni su come le diverse fonti di energia sugli esopianeti avviino reazioni chimiche che possono creare biogroup, come l'ossigeno. In precedenza, gli scienziati hanno lanciato modelli fotochimici su computer per prevedere quali atmosfere l'ossigeno può creare, ma solo ora è stato possibile condurre un esperimento. Per l'esperimento è stata utilizzata una fotocamera PHAZER. Il team ha controllato 9 miscele di gas diverse in base alle previsioni per atmosfere di pianeti extrasolari come Super-Earth o mini-Neptune. Questi sono i pianeti più comuni nella galassia della Via Lattea. In ogni miscela c'era una certa composizione di gas, come il biossido di carbonio, l'ammoniaca e il metano. Ognuno è stato riscaldato a 80-700 gradi Fahrenheit.

Ogni miscela è stata lanciata nell'impianto PHAZER e quindi sottoposta a uno dei due tipi di energia, simulando energia, che attiva le reazioni chimiche nelle atmosfere dei pianeti: plasma da una corrente alternata luminosa o da una luce ultravioletta. Il plasma è una fonte di energia più forte della luce UV ed è in grado di imitare l'attività elettrica, come il lampo. Ma la luce UV è il principale motore di reazioni chimiche nelle atmosfere dei pianeti, come Terra, Saturno e Plutone.

Gli esperimenti sono durati continuamente per 3 giorni. Questo tempo corrisponde al periodo durante il quale il gas sarà esposto a fonti di energia nello spazio. Pertanto, è stato possibile derivare diversi scenari che hanno creato sia ossigeno che molecole organiche in grado di formare zuccheri e amminoacidi (materie prime per la vita), oltre a formaldeide e acido cianidrico.

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