Gli scienziati non riescono ancora a capire la natura dei misteriosi punti su Cerere

Gli scienziati non riescono ancora a capire la natura dei misteriosi punti su Cerere

Le parti remote del sistema solare hanno sempre interessato l'umanità. Ecco perché la NASA invia costantemente le sue missioni lì. Così, di recente, sono state ricevute fotografie più chiare della superficie del misterioso Cerere, e il suo paesaggio ha scatenato un dibattito negli ambienti scientifici.

Un piccolo riferimento: Cerere è il corpo più grande, sia in termini di massa che di dimensioni nella fascia degli asteroidi (la sua parte principale, secondo gli scienziati, è costituita dal ghiaccio).

Di recente, le immagini di migliore qualità di questo piccolo corpo galattico sono state pubblicate dalla stazione interplanetaria Dawn, in cui sono chiaramente visibili le macchie, la cui natura, per molti, rimane un mistero. Tra tutte le versioni, il posto principale è occupato dalla teoria che le formazioni erano il risultato di un colpo dall'esterno, che ha provocato l'esposizione di uno strato sotterraneo di ghiaccio. Tra le versioni alternative, l'idea popolare è che questi sono solo grandi depositi di sale, che da un'altezza hanno l'aspetto di macchie bianche.

Nel settembre 2007, la missione Dawn fu inviata nello spazio per avvicinarsi a corpi celesti come Cerere e Vesta. Vesta Dawn ha studiato dalla sua orbita dall'estate 2011 all'autunno 2012, poi è andata all'orbita di Cerere e nel marzo di quest'anno ha raggiunto il suo obiettivo. Dawn è stata la prima a ruotare nell'orbita di due oggetti che non sono nel sistema Terra-Luna. Studiando Ceres, Dawn sarà fino all'estate del 2016, ogni volta che scenderà sempre più in basso, e si prevede che mentre sta facendo il suo ultimo reportage fotografico di questo pianeta, scenderà ad un'altitudine di 375 km (le foto scattate qualche giorno fa erano ad un'altitudine di 4, 4 mila km sopra la superficie). Oltre alle macchie, la sonda ha filmato altre caratteristiche di Cerere, che ora vengono attivamente studiate.

Già nell'agosto di quest'anno, la sonda scenderà sulla superficie del pianeta, a un'altitudine di 1.450 km. E poi, gli scienziati saranno in grado di trarre conclusioni più chiare su quali siano i punti misteriosi. Finora, resta da indovinare la natura dell'origine degli spot e attendere immagini più dettagliate.

Cryovolcanismo o ghiaccio, o forse qualcos'altro ...

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