Insolito getto nella Nebulosa della Piazza Rossa

Insolito getto nella Nebulosa della Piazza Rossa

I ricercatori hanno scoperto un getto bipolare collimato nella Nebulosa della Piazza Rossa che circonda la stella MWC 922. Il getto appena scoperto può rivelare ulteriori informazioni sulla natura della nebulosa e sulla sua emissione.

MWC 922 vive a una distanza di 5500 anni luce nella costellazione del Serpente. Questa è una specie di stella a infrarossi in eccesso di tipo B, circondata da una nebulosa quadrata. La nebulosa fu investigata molte volte, ma c'erano ancora poche informazioni sulla sua evoluzione.

Il nuovo studio è stato in grado di comprendere meglio la natura della nebulosa della Piazza Rossa. Gli scienziati hanno utilizzato il doppio spettrografo DIS su un telescopio da 3,5 metri presso l'Osservatorio Apache Point (New Mexico). La recensione mostra chiaramente il getto collimato (la collimazione è la formazione di un sottile flusso di radiazioni in parallelo).

L'analisi ha mostrato che il getto sembra essere isolato. È rappresentato da una coppia di segmenti con una dimensione di 0,5 anni luce, ciascuno su entrambi i lati della stella ospite, separati da spazi vuoti. Abbiamo anche notato che i segmenti più lontani del jet scompaiono a una distanza di 1,97 anni luce dalla stella. I calcoli suggeriscono che l'accelerazione del getto è di circa 500 km / s, e la sua densità di elettroni è 50-100 cm -3. Queste caratteristiche hanno permesso di stimare il tasso di perdita di massa dei segmenti di getto - 50-100 miliardesimi di una massa solare all'anno.

Per spiegare la vera natura del getto nella nebulosa, vengono avanzate due ipotesi. La prima opzione presuppone che le caratteristiche osservate possano essere un grande disco di escrezione o un flusso di eiezione stellare, che viene illuminato e ionizzato dal cluster aperto M16. Il secondo è basato sul presupposto che la stella MWC 922 potrebbe essere stata espulsa da Messier 16. Quindi il getto è la coda dell'espulsione lasciata dalla stella, poiché la massa perduta contatta il mezzo interstellare.

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