Un'esplosione di supernova è uno spettacolo magnifico, durante il quale un'enorme quantità di radiazioni viene rilasciata nello spazio. Ma questi eventi non sono così pacifici da permettere alla vita di sopravvivere.
A causa dell'effetto sterilizzante delle stelle che esplodono, alcuni astrobiologi ritengono che sia necessario cercare la vita aliena il più lontano possibile dal centro galattico. Tuttavia, in un nuovo studio, hanno cercato di dimostrare che il centro della Via Lattea dovrebbe essere l'obiettivo principale. Perché?
Immagine dell'area intorno al centro della Via Lattea
Siamo consapevoli dell'esistenza di una zona abitabile nei sistemi stellari. Questa è una certa distanza tra il pianeta e la stella, dove il mondo ha una possibilità per la presenza di acqua in forma liquida sulla superficie. Così apparve l'idea di una zona abitabile galattica.
Questo è un territorio definito, che si trova a una distanza sufficiente da un pericoloso buco nero supermassiccio e dall'azione delle supernovae, ma è abbastanza vicino da ottenere il volume necessario di elementi metallici che alimentano i processi biologici.
Oggetti del centro della Via Lattea
In un nuovo articolo, un paio di astrobiologi sostengono che circa 2 miliardi di anni fa, la vita aveva un'enorme possibilità di rinascita nel territorio galattico interno. Pertanto, il progetto SETI per la ricerca di vita extraterrestre è raccomandato per dirigere tutti i suoi strumenti verso il nostro centro galattico. Soprattutto dovrebbe essere interessato alle aree che sono meno suscettibili all'influenza dei raggi cosmici o che sono sopra / sotto il piano mediano galattico.
Certo, questa è ancora una teoria, che manca di prove. Ma è ancora meglio sapere almeno dove si trova la più grande probabilità di trovare la vita che cercarla al buio a caso.
