Raggi X: il prossimo passo per viaggiare e comunicare nello spazio?

Raggi X: il prossimo passo per viaggiare e comunicare nello spazio?

Gli scienziati della NASA hanno riferito di aver trovato un modo per utilizzare i raggi X per rimanere in contatto con veicoli spaziali situati molto lontano dal sistema solare.

Dicono che usando i raggi X, la comunicazione avverrà più velocemente rispetto alle comunicazioni esistenti usando le onde radio. Inoltre, le informazioni non saranno bloccate dall'atmosfera densa del pianeta.

"Mentre usiamo i raggi X per comunicare con Pluto, possiamo anche usare i raggi X per inviare un segnale alla Terra", dice Keith Hendrew, ricercatore principale presso il Goddard Space Flight Center della NASA a Greenbelt. Il concetto di navigazione a raggi X sarà testato durante una missione NASA chiamata NICER / SESTANTANTE, che sta per essere lanciata ad agosto 2016. L'astronave studierà stelle di neutroni che producono raggi X, oltre a sperimentare nuove apparecchiature che possono utilizzare la navigazione a raggi X.

Raggi X: il prossimo passo per viaggiare e comunicare nello spazio?

Questo dispositivo rileva i raggi X dalle pulsar e può essere utilizzato nella navigazione a raggi X.

Per diversi decenni, Gendrew e altri scienziati hanno studiato la possibilità di utilizzare pulsar, che sono anche una fonte di raggi X, come fari spaziali che aiuterebbero il veicolo spaziale a determinare la loro posizione. Invece di utilizzare una sola fonte di segnali radio dalla Terra per determinare la sua posizione, la missione futura può utilizzare una mappa ipotetica di pulsar, ognuno dei quali emette una propria frequenza di identificazione. "Con l'aiuto delle onde radio, otterrete informazioni accurate sulla distanza tra la vostra nave e la Terra, ma questa è solo una direzione nel cielo.Le pulsar sono distribuite più o meno uniformemente in tutta la galassia", ha aggiunto Gendru.

Un altro team di ingegneri sta anche lavorando all'idea di utilizzare Pulsar come sistema di navigazione, ma finora non sono stati in grado di convincere la NASA e altre agenzie spaziali a implementare pienamente questa idea. Werner Becker, un astrofisico del Max-Planck Institute in Germania, ha imitato la navigazione utilizzando pulsar nel suo laboratorio e ha pubblicato uno studio lo scorso anno.

"La tecnologia di navigazione spaziale basata su Pulsar è incredibilmente semplice", ha affermato Becker.

Becker crede anche che la navigazione con pulsar possa essere utilizzata anche per compiti sulla Terra. Ad esempio, è possibile creare satelliti altamente precisi e basati sulle pulsar nell'orbita terrestre come punto di riferimento, eliminando quindi la necessità di sincronizzare i satelliti GPS (Global Position System) esistenti ogni tre giorni per mantenere l'accuratezza dell'intero sistema.

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