Lo strumento ESPRESSO sul Very Large Telescope (Cile) ha usato per la prima volta la luce combinata di tutti e quattro i telescopi da 8,2 metri. Per questo motivo è diventato il più grande telescopio ottico in termini di raccolta dati. L'immagine in forma semplificata mostra come la luce raccolta viene combinata in ESPRESSO
Lo strumento ESPRESSO sul Very Large Telescope (VLT) per la prima volta utilizzava la luce di tutti e quattro i telescopi da 8,2 metri. Ciò lo ha reso il più grande telescopio ottico in termini di raccolta dati.
Uno degli obiettivi originali del progetto VLT era che tutti i suoi telescopi lavorassero insieme e formassero una struttura su larga scala. Con il primo utilizzo di ESPRESSO, questa idea è stata eseguita.
VLT è stato concepito negli anni '80, quindi l'unione di tutti i telescopi ha realizzato il sogno di lunga data del team del telescopio. Due dei principali obiettivi scientifici di ESPRESSO sono la scoperta e la descrizione dei pianeti terrestri e la ricerca della possibile variabilità delle costanti fisiche fondamentali. Gli esperimenti recenti richiedono l'osservazione di quasar distanti e deboli, che possono essere eseguiti con telescopi combinati. Il processo è complicato quando incontra "attenzione incoerente". L'implementazione è stata posticipata per un lungo periodo, ma lo spazio per lo strumento è stato allocato sin dall'inizio. Un sistema di specchi, prismi e lenti trasmette la luce da ciascun telescopio allo spettrografo ESPRESSO a una distanza di 69 m. Questa sofisticata ottica consente di ricevere luce da tutti i moduli e aumentare la capacità di tracciare la luce.
Fornire la luce combinata in un unico strumento consentirà agli scienziati di accedere a oggetti e nuove informazioni precedentemente sconosciuti. La missione utilizza nuovi concetti, come la calibrazione della lunghezza d'onda utilizzando una scala di frequenza laser. Ciò garantirà un'accuratezza senza precedenti delle osservazioni.
