Gli scienziati hanno trovato prove che la crosta marziana non è così densa come si credeva in precedenza. Almeno una parte di essa è caratterizzata dalla porosità. Questo aiuterà a studiare meglio l'evoluzione del Pianeta Rosso.
La corteccia è il risultato finale di tutti i processi attraverso i quali il pianeta è passato. Pertanto, densità inferiore segna punti importanti lungo la strada. I ricercatori hanno confrontato l'indicatore di densità, stimando la media - 2.582 kg / m 3. Questo ricorda la crosta lunare.
Nuovo valore estratto dal campo gravitazionale planetario. Le stime precedenti dovevano fare affidamento sulla composizione del suolo e della roccia. Ma i ricercatori hanno capito che questo non era abbastanza, perché era necessario tracciare il modo in cui la composizione è cambiata nel tempo.
La nuova mappa dello spessore marziano mostra una variazione minore tra le aree più dense (rosse) e sottili (blu). La recensione si concentra sulla Mariner Valley. Quindi il team ha usato i vecchi dati, ma ha imposto al modello una nuova svolta e restrizione. Quest'ultimo compensa il momento in cui anche i migliori dati non sono in grado di visualizzare tutti i dettagli. Questa volta gli scienziati hanno rifiutato di seguire il solito percorso e la loro restrizione ha preso in considerazione le misurazioni precise del cambio di altezza - la topografia.
Ciò ha aiutato a ottenere maggiori informazioni sul campo gravitazionale. La nuova mappa riflette non solo lo stato attuale, ma i cambiamenti che si verificheranno, perché i vulcani si trovano sotto la fitta crosta.
Nel 2018, si aspettano il lancio della missione InSight per studiare l'attività sismica e geodetica. Con il suo aiuto, sarà possibile considerare un interno profondo.