Gli scienziati stanno iniziando a capire meglio cosa succede quando i buchi neri viaggiano sulla Via Lattea. Di solito, un buco nero supermassiccio (SMBH) risiede nel centro di un'enorme galassia. A volte tali oggetti possono "vagare" attorno alla galassia ospite, allontanandosi dal centro, per esempio, in aloni di stelle - una regione quasi sferica di gas e stelle che circondano la parte principale della galassia.
C'è una teoria che questi fenomeni si verificano spesso durante una fusione galattica in un universo in espansione. La galassia più piccola si unisce a quella più grande, spostando il suo buco. In un nuovo studio, gli scienziati prevedono che le galassie con masse, come quelle della Via Lattea, dovrebbero avere diversi buchi neri supermassicci. Il team ha applicato nuovi modelli cosmologici per predire la dinamica dell'SMBH nelle galassie con una precisione migliore rispetto ai programmi precedenti.
Ci sono poche possibilità che un certo buco nero strano sia così vicino al Sole da avere un impatto sul nostro sistema. Pertanto, un approccio ravvicinato di uno di questi vagabondi dovrebbe verificarsi ogni 100 miliardi di anni, che è quasi 10 volte l'età dell'Universo.
Poiché si presume che gli SMBH vagabondi vivano lontano dai centri galattici e fuori dai dischi galattici, è improbabile che aumentino il volume dei gas, il che li rende invisibili. Ora gli scienziati stanno cercando di pensare a un modo per determinare indirettamente la loro presenza.
